Centro Diurno Rubens

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Il Centro Rubens è il primo centro diurno disabili a Castellazzo Bormida e si propone di diventare un punto di riferimento nella provincia di Alessandria per quanto riguarda il trattamento del disturbo dello spettro autistico. Il Centro si ispira al modello educativo del Prof. Lucio Moderato, uno dei suoi Fondatori, e della Fondazione Sacra Famiglia. L’Autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo, i cui sintomi coinvolgono l’ambito sociale, comunicativo e comportamentale. Per la varietà di manifestazioni collegate a questo disturbo, si parla di “spettro autistico”, Alcune tra le caratteristiche riportate dai soggetti autistici sono: -Deficit nell’area della comunicazione e delle relazioni sociali (nei casi più gravi assenza del linguaggio verbale); -Difficoltà a adattarsi ai cambiamenti e presenza di comportamenti ripetitivi; -Ipersensibilità agli stimoli sensoriali. Le diagnosi di autismo negli ultimi anni sono in continuo aumento, e di conseguenza c'è una richiesta sempre più alta delle famiglie di servizi specializzati in questo disturbo. Nel territorio alessandrino, il servizio del Centro Diurno Rubens costituisce un unicum per la specializzazione nell'autismo, rispondendo a un bisogno territoriale in cotinuo aumento. In particolare il servizio nasce per offrire supporto educativo ed assistenziale alle famiglie durante l'adolescenza e l'età adulta, fasi in cui la scuola non si fa più carico dell'educazione dei giovani con disabilità.

OBIETTIVI DEL SERVIZIO

Offrire percorsi educativi specializzati e altamente professionali per le persone con disabilità cognitiva, all’interno di un servizio educativo semi-residenziale e strutturato

Supportare le famiglie nella gestione e nell’educazione di adolescenti e adulti affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo, coinvolgendo attivamente le famiglie nel progetto educativo

Il Centro Diurno Rubens

 Struttura e spazi
Il Centro Diurno si trova a Castellazzo Bormida, in via Spalto Magenta 41, e fa parte di una struttura di proprietà del Gruppo Edos. È composto dai seguenti locali:
– 1 ufficio
– 2 atelier per spazio attività e momenti di socializzazione
– 1 sala da pranzo
– 1 ingresso con ascensore e rampa per entrata e uscita carrozzine
– 1 palestra
– spogliatoi personale e spogliatoi utenti
– 5 bagni
– giardino 

Orari e attività: il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 8.30 alle 16.30
Destinatari: Il servizio accoglierà fino a un massimo di 20 adulti con diversi tipi di disabilità cognitiva.

 L’EQUIPE DEL CENTRO

  • STAFF INTERNO: Educatori Professionali, Operatori Socio-Sanitari, Coordinatore.
  •  COLLABORATORI ESTERNI: Medico, Infermiera, Fisioterapista, Psicologa, Progettista Sociale, Atelieristi (Esperti di Pet-therapy e Musicoterapeuta), Psichiatra.

Metodologia educativa

 

Per ogni utente viene elaborato un Progetto Educativo Individualizzato tarato sulle sue specifiche caratteristiche, potenzialità e problematicità: dopo un’accurata diagnosi funzionale, le abilità mancanti o carenti diventano gli obiettivi abilitativi da perseguire sia con interventi individualizzati, che di piccolo gruppo, mentre le abilità presenti sono la base su cui fondare l’intero progetto di trattamento. In questo modo si svolge una importante operazione abilitativa che promuove autonomia e indipendenza nella persona con disabilità, aumentando i suoi livelli di libertà con un contestuale miglioramento dei suoi livelli di qualità di vita.

Il programma abilitativo/rieducativo deve essere formulato con attenzione e si articola in due fasi:

Prima fase: training di apprendimento individuale

Training (rapporto 1 educatore/1 utente) finalizzati al raggiungimento di particolari obiettivi riabilitativi riguardanti sia la sfera cognitiva, sia quella motoria, sia quella dell'autonomia personale. I risultati ottenuti in questo primo livello devono venire raccolti e quantificati sperimentalmente per avere un follow up e una verifica continua della situazione riabilitativa.

Seconda fase: attività di supporto e generalizzazione

Attività basate sugli obiettivi raggiunti o da raggiungere durante i momenti di training individualizzato, garantendo in questo modo la generalizzazione delle abilità acquisite in situazioni occupazionali (ad esempio in ateliers di florovivaistica, ceramica, ippoterapia, idroterapia etc.).

Con una organizzazione di questo tipo il training di apprendimento individualizzato diventa funzionale e dà un significato alle attività lavorative di supporto perché permette la realizzazione delle stesse; a loro volta le attività lavorative di supporto e/o di gruppo diventano funzionali e danno un significato ai trainings individualizzati, perché forniscono la motivazione per la partecipazione al training stesso.

Tale metodologia può e deve coinvolgere non solo il personale tecnico che si occupa direttamente degli utenti ma tutta la comunità che diviene così educante. Essa, infatti, viene inserita in quel complesso e variegato continuum che è la programmazione educativa, all’interno della quale ogni componente (famiglia, scuola, lavoro, tempo libero, etc.) può avere un proprio ruolo specifico in virtù soprattutto della presenza di una rigorosa e operativa definizione degli obiettivi e delle metodologie necessarie al loro raggiungimento. Con il coinvolgimento e la partecipazione di tutto il tessuto sociale del territorio si può realizzare il fine ultimo della riabilitazione di persone con disabilità: collegarsi alla realtà quotidiana e costruire quell’intelligenza che in ultima analisi consiste nell’utilizzo corretto delle proprie capacità in tempi e situazioni diverse.

La giornata tipo del Centro sarà strutturata orientativamente secondo questo programma:

AttivitàOrario
Arrivo, accoglienza, predisposizione e comunicazione
del programma della giornata
8.30-9.30 (1 ora)
Attività programmate di training
individualizzato e attività di generalizzazione
negli atelier
9.30-12.30 (3 ore)
Attività di promozione dell’igiene personale e
pranzo
12.30-13.30 (1 ora)
Attività programmate di training
individualizzato e attività di generalizzazione
negli atelier
13.30-16.30 (3 ore)

Servizio di trasporto
La Cooperativa offre un servizio di trasporto gratuito a tutti gli utenti per raggiungere il Centro da casa.
Il servizio di trasporto dà un valore aggiunto essenziale al servizio in quanto promuove l’autonomia degli utenti e supporta le famiglie nel conciliare i loro impegni familiari e lavorativi, non dovendosi occupare di accompagnare i figli.

Monitoraggio della qualità e verifiche interne La cooperativa farà riferimento a un progetto di qualità che preveda la messa a punto di sistemi di misurazione delle performance, sia connesse alla gestione e sviluppo delle risorse umane e professionali così come alla crescita del management, sia legate ad una migliore definizione degli obiettivi e dei parametri di erogazione dei vari servizi. Nella logica dell’implementazione della qualità totale è indispensabile il monitoraggio del funzionamento del processo a livello locale, di singolo servizio e struttura, che dipende dalle scelte effettuate.

È fondamentale conoscere queste scelte, monitorarle e valutarle, al fine di mettere in campo le necessarie azioni correttive che permettano di cambiare rotta qualora esigenze in termini di efficienza e di efficacia lo richiedano. A tal fine, nella verifica dell’andamento degli interventi educativi, devono essere pianificati momenti di verifica intermedia, da tenersi dopo tre mesi dall’avvio dell’intervento stesso e successivamente ogni sei mesi, ed un momento di verifica finale che avviene in occasione della chiusura dell’anno educativo. Si ritiene inoltre di informare sull’attività complessiva del servizio e sui risultati raggiunti fornendo agli enti committenti una relazione annuale sulle prestazioni previste e quelle effettuate, le modificazioni avvenute e l’incidenza nella risposta ai bisogni degli utenti, contenente:

• l’analisi dei bisogni dell’utenza e la congruenza tra la richiesta dell’intervento ed il percorso attivato;
• la valutazione del perseguimento di risultati in linea con gli obiettivi prefissati;
• la segnalazione di problematicità e di aspetti di “forza” emersi durante gli interventi;
• l’indicazione dell’opportunità di richiedere interventi esterni al servizio a completamento delle prestazioni già erogate;
• l’indicazione di possibili orientamenti finalizzati al miglioramento del servizio. 

Alcuni indicatori significativi per la lettura dell’andamento dell’intervento di supporto agli utenti della comunità saranno: 

• l’incremento nella capacità organizzativa e di autonomia complessiva; 
• il miglioramento e la facilitazione nei processi di apprendimento e di integrazione; 
• l’arricchimento dei rapporti di socializzazione e di inserimento; 
• l’incremento dell’autostima e della sicurezza individuale, emancipazione, orientamento; 
• il miglioramento nella cura di sé (igiene, alimentazione, abbigliamento) e dei propri oggetti; 
• l’evoluzione nel rapporto con le figure genitoriali e con gli adulti in generale; 
• lo stato di benessere complessivo della famiglia

Partnership e collaborazioni

La cooperativa lavora in sinergia con gli enti del territorio e con altri enti che si occupano di disabilità a livello provinciale, regionale e nazionale. In particolare, ha instaurato partnership e collaborazioni con i seguenti enti:

  • ASL Regione Piemonte
  • C.I.S.S.A.C.A
  • Comune di Castellazzo Bormida
  • EDOS 
  • Sacra famiglia Fondazione Onlus
  • Castellazzo Soccorso
  • Po Loco Castellazzo Bormida
  • Radio San Paolo
La cooperativa lavora in sinergia con l’associazione DiversaMente Aps, che si occupa di eventi di formazione e raccolta fondi in favore di iniziative rivolte alle persone con autismo e disabilità cognitiva.